Biografia di Tonino Guerra

Tonino (in realtà Antonio) Guerra (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 – 21 marzo 2012) è stato poeta, narratore, sceneggiatore, artista. È uomo del Novecento, che ha potuto godere dei venti propizi delle avanguardie, capaci di aprire alla letteratura nuove strade come la scrittura per il cinema, la radio, la televisione, e di misurarsi con la fotografia e la pubblicità. “Ponte” ideale fra la cultura dell’Italia contadina e quella dell’Italia industriale, in anni cruciali per il nostro Paese, Guerra non è stato un isolato, né la sua scrittura – in specie quella poetica – si può spiegare solo attraverso collegamenti con la tradizione del dialetto della sua terra: la Romagna e in particolar modo Santarcangelo. Fra poesia, narrativa, sceneggiatura, Guerra ha saputo proiettare la cultura italiana su di un piano internazionale, grazie al suo sguardo ampio e profondo, in cui il senso del passato non diventa mai regressione nostalgica grazie al sorriso e all’ironia. Per questo motivo va inquadrato in ambiti multidisciplinari oltre che storiografici più ricchi e complessi, che riguardano l’intreccio delle modalità dei nuovi media e delle tradizioni letterarie otto-novecentesche, italiane e internazionali appunto, tra umorismo e scrittura di poesia, e prosa breve, e brevissima, tesa all’aforisma. Insomma, Guerra segue tradizioni non meno importanti di quelle che sono in genere presentate nelle storiografie ufficiali e le sue “storie lunghe”, più che romanzi, sono naturalmente pronte a incanalarsi verso il cinema come nuova forma di narrazione popolare.

Guerra parte da un presupposto fondamentale nel lavoro di scrittura per il cinema e non solo: la diversità tra guardare e vedere. Guardare un oggetto non basta, bisogna poi vederlo per andare in profondità. Ecco perché ogni suo atto creativo ci comunica sempre il senso di stupore, di mistero e di fascinazione che offre lo spettacolo del mondo, attraverso la sua scrittura visiva, dove gli elementi naturali, come il vento, la pioggia, la nebbia, l’acqua raccontano storie altrettanto intense e coinvolgenti delle storie degli uomini. Eppure, la scrittura in prosa di Guerra non è stata ancora adeguatamente approfondita; come ancora molto da studiare sono il suo linguaggio innovativo nel campo della pubblicità e la sua opera artistica.

Guerra è fra quegli artisti visionari che sanno lavorare su più tavoli contemporaneamente, che scrivono e disegnano, sperimentando nuove forme di interazione e narrazione, che hanno ripensato le geografie dei propri luoghi, ridando letteralmente, e concretamente, forma a piccoli paesi come Pennabilli con installazioni permanenti.

La letteratura di Tonino Guerra non va estrapolata, bensì inserita in contesti formali molteplici per una lettura multidisciplinare ed interdisciplinare a tutto tondo. Allora la figura di questo scrittore brilla in un Novecento dove trova altri compagni di viaggio (ad es. Cesare Zavattini, Giovannino Guareschi, Federico Fellini…) che, al pari di lui, hanno lavorato nella multimedialità su tradizioni spesso poco frequentate dalla critica odierna, rilanciando il dibattito e allargando gli orizzonti della cultura europea di lingua italiana.

Comitato Nazionale Tonino Guerra